L'essenza della fragranza

«Il profumo è emozione, l’emozione è colore, è un viaggio nell’onirico»

 

Un progetto per il lancio di una linea di Ramina Studio dedicata al mondo dei sensi

 

All’essenza viene attribuita realtà oggettiva o realtà soltanto mentale a seconda del vario modo in cui è risolto il cosiddetto problema degli universali, se cioè all’essenza si debba attribuire un’esistenza oggettiva, indipendentemente dalla mente umana, o soltanto natura di concetto. Di qui, anche, l’antitesi dell’essenza all’esistenza.
Attraverso tesi e antitesi, sono giunta alla sintesi, in un viaggio che si è dispiegato attraverso il buio, la luce, il colore.

 

Sono partita dal nero, dal buio, dal colore che non ha un suono. Passando dal grigio, l’immobilità, l’indifferenza, al blu il colore che allude all’indefinito, simbolo di lealtà e ascolto ricettivo. Ho percorso l’energia, la passione e l’entusiasmo del rosso. La follia del giallo colore più prossimo alla luce, simbolo di attività e movimento, fino ad arrivare alla sintesi addittiva che contiene l’insieme di tutte le sensazioni: il bianco

 

Il progetto l’essenza della fragranza è una sperimentazione personale, un progetto un po’ folle, non per altro nato con Raminastudio e tramite le sue nuove candele, per raccontare una storia alternativa.
Partendo dalla candela, ho scisso i suoi tre elementi chiave: la fragranza, il fuoco e l’incisione, conducendo una ricerca che mi ha portato a realizzare uno scenario onirico e colorato.  Misterioso, ancestrale, vibrante.

 

La fragranza quale odore intenso, gradevole e delicato. Un profumo non solletica solo l’olfatto, ma risveglia ricordi antichi e abita i sogni. È chimica, ma anche essenza impalpabile. Una porta dimenticata da cui si accede all’archeologia della psiche.

Incisione e delicatezza. L’incisione è la tecnica scelta da Ramina per illustrare le sue ceramiche, che parlano di emozione, sentimento e gesti quotidiani. Per rappresentare l’incisione, ho scelto lame di luce e la presenza fisica degli elementi naturali da cui Ramina trae ispirazione. Ho scelto di esprimere l’emozione che si libera quando il gesto si è già compiuto. Il fascino per l’antica arte del vasaio: capace di plasmare la materia, impastando gli elementi.

Il fuoco che può ardere alto nella nostra casa come nel nostro cuore. Il fuoco circoscritto, acceso da un fiammifero sullo stoppino di una candela, che rievoca tanti altri fuochi e antichi riti magici, e nel suo simbolismo risiedono, ancora oggi, le nostre paure e le nostre speranze di trasformazione. Da sempre simbolo del potere, dell’azione e della vita, il fuoco si manifesta come una fiamma traballante e mutevole e per questo ci somiglia, riflettendo la nostra fluidità e il rinnovarsi della nostra essenza.

 

“il colore è il mezzo per influenzare direttamente l’anima. Il colore è il testo. L’occhio il martelletto. L’anima un pianoforte con molte corde”.
kandinskij